Dal maggio 2022 su questa rivista non sono più accessibili molte immagini d'arte coperte dal copyright dei proprietari, ovvero generalmente musei e collezioni. Nella gran parte dei casi, l'immagine risulta vuota ma è leggibile la sua didascalia, per cui resta possibile la sua visualizzazione nei legittimi contesti.
Perché una rivista di filosofia dovrebbe occuparsi di malavita? E se questa rivista si chiama Kainos, se si pone cioè come obiettivo (oltre che come cifra stilistica) la riflessione su ciò che è attuale, nuovo o insolito, si può oggi pensare la novità, e al contempo la stranezza della malavita? Non è forse la malavita qualcosa di antico, di consueto e familiare, e soprattutto di concettualmente impenetrabile? (continua)
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