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Il testimone muto

 

Quella di Mario Luzi (1914 – 2005) è stata una lunghissima carriera poetica: settant’anni di Novecento, dal 1935 di La barca al 2004 di Dottrina dell’estremo principiante, attraversati da protagonista. Con Sereni, Caproni, Zanzotto, è uno dei maggiori poeti della generazione postmontaliana, quella nata tra gli anni Dieci e Venti del Novecento. Poeta difficile, aristocratico, a volte quasi criptico, dalla vita appartata, dedicata all’insegnamento e al lavoro di critico e di traduttore, può sembrare un esteta chiuso in una torre d’avorio (Mengaldo parla di quasi schifiltosità spirituale); invece è il contrario: punta all’essenziale, cerca la parola necessaria....
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