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Presentazione
L’edizione di quest’anno del seminario Le parole del Novecento, organizzato dalla rivista Kainos, ha come tema la coppia Utopie/Distopie, che ha attraversato e modellato l’intero Novecento. Nella feconda ambiguità del neologismo voluto da Thomas More, l’utopia è al contempo il non luogo e il luogo buono che illustra il progetto di un società perfetta ed armonica, mentre la distopia, il luogo cattivo, rappresenta la scena di una società totalitaria e malvagia. Quali rapporti legano l’una all’altra? Le definizioni tipologiche non possono che essere orientative, poiché tagliano troppo nettamente i confini e segnano troppo marcatamente le opposizioni, mentre invece la storia sembra aver reso ineliminabile, in prospettiva, l’intreccio tra utopia e distopia: in luogo delle attese messianiche è avvenuta l’implosione, la furia del dileguare che, oggi, ha lasciato il secolo com’era, immobile nei luoghi fisici e negli scenari, mentre ha privato stati, società, intelletti di progetti e pronostici per un futuro sempre più chiuso e cupo. La vita non marcia più verso le utopie, che appaiono mutate e metabolizzate in distopie. Perciò l’obiettivo di un seminario di filosofia su questi temi consiste nel fare sopralluoghi teorici trasversali, delineando intorno a utopie e distopie possibili segmenti, profili, rassegne e costellazioni capaci di restituire il groviglio di pensiero e immaginazione, di costruzione e distruzione che ha caratterizzato il Novecento.
Tonino Griffero: Estetica: tra compensazione e atmosfere
Andrea Bonavoglia: Il sogno infranto di Le Corbusier
Igor Pelgreffi: ‘Dissipatio H.G.’ di Guido Morselli: fra utopia e distopia
Paolo Vignola:Il nuovo totale e il debito infinito. Dis-topizzare Platone con Stiegler e Lazzarato
Discussione
Eleonora de Conciliis: Distopie temporali. Da Canetti alla fanta-economia della morte
Gianvito Brindisi: La politica come esperienza utopica ed eterotopica in Foucault
Jean Claude Lévêque: L’utopia in Badiou e Rancière
Pietro Folena: Atopia della politica
Discussione
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